San Donaci, paese in provincia di Brindisi; un territorio come tanti ma che, come tutti del resto, ha tanto da offrire: dal paesaggio, alle strutture rurali, alla cultura.

Giovedì 8 gennaio 2009, alle ore 18,00, presso la Sala Consiliare Comunale si terrà la presentazione del libro “Le masserie di San Donaci nell’Alto Salento”. Il testo riguarda lo studio delle tipologie delle masserie ricadenti nel territorio sandonacese e si sofferma sull’importanza storico-antropologica che queste hanno assunto nel tempo e sulla specificità crono-storico-architettonica delle singole strutture rurali. Il lavoro, inoltre, comprende una proposta progettuale capace di rivalutare gli stessi edifici rurali e al tempo stesso utile per la riqualificazione dell’intero territorio circostante.

Considerati gli argomenti del testo, la dott.ssa Dolores Bardicchia e l’ing. Francesco Panna, autori del libro, intendono sfruttare l’occasione per sviluppare l’attenzione sugli aspetti storico-culturali relativi all’importanza delle masserie in genere, e su quelli socio-economici relativi al degrado dell’edilizia rurale che affligge l’intero Salento. Durante la serata interverranno storici locali e profondi conoscitori del territorio, convinti del fatto che un luogo, per poter essere parte integrante della Storia con la “s” maiuscola, deve per prima cosa conoscersi e riconoscersi nella sua storia locale; per far questo deve partire dal territorio, alla riscoperta della propria Storia e della propria Cultura, poiché senza un giusto rapporto con la memoria, nessuno può essere così sprovveduto da affermare di avere speranza per il proprio il futuro.

Durante la serata, partendo da una proposta progettuale inserita nel libro, grazie alla presenza di personalità dell’Assetto del Territorio, si parlerà anche della valorizzazione, del recupero e della fruizione delle masserie, presupponendone una loro destinazione d’uso. La piena valorizzazione degli edifici rurali esige che l’ambiente circostante sia caratterizzato in chiave ecologica, culturale ed agricola, con conseguenti riflessi enogastronomici. Per raggiungere quest’obiettivo c’è bisogno di delineare un percorso capace di attivare atteggiamenti e modalità d’uso in grado di permettere l’intreccio tra bene culturale, tutela ambientale, nuovi bisogni turistici e necessità lavorativa. La presentazione del libro è una buona occasione per cominciare a prendere consapevolezza di tutto ciò.

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